La Tavistock Institute: Social Engineering the Masses di Daniel Estulin è un’opera che porta alla luce uno dei centri di manipolazione psicologica più potenti al mondo, ma sconosciuti ai più: il Tavistock Institute. L’autore ci guida attraverso le stanze segrete dove si pianificano tecniche di manipolazione mentale di massa, mostrandoci come le élite globali utilizzino il controllo psicologico e la propaganda per modellare le società, influenzare le opinioni pubbliche e dirigere le azioni collettive in direzioni che favoriscano i loro interessi economici e politici. Estulin svela il potere nascosto del Tavistock Institute, che lavora dietro le quinte per progettare l’ingegneria sociale che guida le masse, condizionando il nostro pensiero, comportamento e percezione della realtà. Il libro è un invito a rompere le catene della manipolazione, rivelando la verità su come il potere si eserciti subdolamente.
1. Il Tavistock Institute: il cuore della manipolazione psicologica
Il Tavistock Institute è descritto come uno degli attori principali che hanno plasmato l’ordine sociale moderno. Fondata nel 1947, l’istituzione britannica ha avuto un impatto profondo sulla psicologia sociale, la sociologia e la psichiatria, ma Estulin sostiene che il suo scopo non fosse solo la ricerca scientifica, ma l’uso delle scienze comportamentali per il controllo sociale e politico. Il Tavistock è visto come una “fabbrica di ingegneria sociale”, un luogo dove le élite globali sviluppano e perfezionano tecniche avanzate di manipolazione delle masse, utilizzando le scoperte psicologiche per alterare la percezione collettiva e ottenere il consenso senza che le persone se ne rendano conto.
2. La manipolazione delle masse attraverso la psicologia sociale
Estulin espone come il Tavistock Institute abbia influito profondamente sulle società moderne attraverso l’uso della psicologia sociale, creando modelli di pensiero collettivo che determinano come le persone reagiscono a determinati eventi. Il Tavistock non solo studia il comportamento umano, ma interviene direttamente per dirigere le emozioni e le azioni collettive. Secondo l’autore, l’influenza del Tavistock è evidente in movimenti sociali e politici, nelle politiche educative, nei media e nelle strategie pubblicitarie che manipolano le percezioni del pubblico. Estulin ritiene che l’istituto abbia sfruttato le sue scoperte per orientare l’opinione pubblica in modo da far accettare le politiche imperialistiche, promuovendo una visione distorta della realtà che serve gli interessi delle élite finanziarie e politiche.
3. Il controllo attraverso la cultura e i media
Un tema centrale nel libro è come il Tavistock abbia forgiato la cultura contemporanea e abbia manipolato i media per creare una narrativa uniforme che controlla le masse. Estulin sostiene che l’istituto abbia lavorato instancabilmente per modellare i media di massa (giornali, televisione, internet) e l’industria cinematografica, creando contenuti che rafforzano i messaggi desiderati dalle élite. La psicologia sociale viene utilizzata per progettare messaggi subliminali, impressioni psicologiche e strategie di marketing che, a loro volta, influiscono sulle scelte politiche ed economiche. I media non sono solo uno strumento di informazione, ma un canale per la manipolazione emotiva che impedisce alla gente di pensare criticamente e di vedere oltre la realtà creata per loro.
4. L’ingegneria sociale nelle guerre e nelle crisi globali
Il Tavistock Institute non si limita a influenzare la cultura e i comportamenti individuali, ma ha avuto un ruolo significativo nella gestione delle guerre e delle crisi globali. Secondo Estulin, l’istituto ha sostenuto le politiche di guerra per promuovere il Nuovo Ordine Mondiale e ha creato scenari di crisi che giustificano l’adozione di misure autoritarie da parte dei governi. Le guerre sono utilizzate come strumenti di distrazione e controllo, durante le quali le masse sono condizionate a seguire le direttive dei poteri forti. L’autore mette in luce come i guerre mondiali, la Guerra Fredda e altre crisi geopolitiche siano state manipolate dal Tavistock per consolidare il potere delle élite e riorganizzare il mondo in modo che rispondesse ai loro interessi strategici e finanziari.
5. L’uso della psicologia nelle strategie politiche e negli interventi imperialisti
Estulin esplora anche l’influenza del Tavistock nel campo della politica internazionale, in particolare come la psicologia sia stata usata per creare conflitti che giustifichino l’intervento degli Stati Uniti e di altre potenze occidentali in paesi stranieri. La guerra psicologica, la demonizzazione dei nemici e la creazione di nemici comuni sono tutte tecniche descritte nel libro come strategie messe in atto dal Tavistock per intensificare il controllo globale. Queste tecniche sono utilizzate per spingere le nazioni a entrare in conflitto tra loro, favorendo così l’egemonia delle potenze imperialiste che ripartono le risorse mondiali a loro favore. Estulin suggerisce che l’intervento militare e l’ingerenza economica siano strumenti di ingegneria sociale che rafforzano l’ordine globale controllato dalle élite.
6. La Tavistock come un centro di potere occulto
Il Tavistock Institute, per Estulin, non è solo una istituzione di ricerca, ma un vero e proprio centro di potere occulto che opera dietro le quinte per mantenere l’ordine mondiale così com’è, con le élite finanziarie e politiche al comando. È visto come una forza che agisce come una sorta di “ombra” del governo globale, lontano dal controllo pubblico. Le sue strategie di manipolazione sono perfettamente integrate con il funzionamento della politica estera, della diplomazia e delle grandi multinazionali, che sono tutte legate da una rete di influenza invisibile, ma fortemente efficace. La Tavistock è il laboratorio psicologico delle élite, che ha creato e continua a sostenere un mondo dominato dal controllo psicologico e sociale, dove le scelte dei popoli sono influenzate a distanza.
Conclusione: Liberarsi dal controllo psicologico globale
La Tavistock Institute: Social Engineering the Masses è un libro che getta una luce inquietante su come le élite globali utilizzino l’ingegneria sociale per mantenere il controllo sulle masse, riducendo la libertà individuale e impedendo la vera consapevolezza. Daniel Estulin ci invita a guardare oltre la facciata della realtà e a comprendere come i sistemi psicologici e sociali siano manipolati per servire gli interessi di pochi a discapito di molti. Il suo messaggio è chiaro: solo attraverso la consapevolezza di come veniamo costantemente influenzati dalle forze invisibili che agiscono dietro i media, l’educazione, la politica e la cultura, possiamo sperare di liberarci dal giogo della manipolazione e iniziare a costruire un mondo più libero e autentico.